sabato 28 settembre 2013

DIVIETO ASSOLUTO ACCENSIONE FUOCHI!

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E' possibile effettuare l'abbruciamento in campo di residui vegetali derivanti da lavorazione agricola e forestale?

Una pratica particolarmente diffusa in campo agricolo, a seguito delle recenti modiche introdotte dall'art. 13 del D.Lgs. 205/2010, (che ha modificato l'art. 185 del D.Lgs. 152/2006), non può essere più realizzata. 


Infatti, la norma ha stabilito che "paglia, sfalci e potature, nonché altro materiale agricolo o forestale naturale non pericoloso", se non utilizzato in agricoltura, nella selvicoltura o per la produzione di energia mediante processi o metodi che non danneggiano l'ambiente o mettono in pericolo la salute umana sono considerati  rifiuti e come tali devono essere trattati.
La combustione sul campo, o nelle proprie perinenze, dei residui vegetali derivanti da lavorazione agricola e forestale si configura, quindi, come illecito smaltimento di rifiuti, sanzionabile penalmente oltre che amministrativamente, ai sensi dell'art. 256 del D.Lgs. 152/2006.

Il Corpo Forestale dello Stato, Comando di Palestrina, in data 29 agosto 2013, ha inoltrato a tutti i comuni del circondario, precisa informativa su tale divieto.

BRUCIARE RIFIUTI ALL'ARIA APERTA E' REATO!!

Quindi, paglia, fogliame, sfalci, potature di siepi ed alberi, NON potranno più essere bruciati!
In precedenza, quindi, i regolamenti dei fuochi controllati in agricoltura prevedevano il divieto di accendere fuochi solamente durante il periodo estivo di ogni anno e, per i trasgressori stabilivano una sanzione amministrativa pecuniaria di importo compreso tra € 51,00 ed € 258,00, adesso il divieto di bruciare sterpaglie, ramaglie e vegetazione secca in genere è valido sempre ed è diventato reato penale oltre a prevedere una sanzione amministrativa minima di € 2.600,00.

Le  possibilità consentite dalla legge per potere pulire i terreni e "smaltire i rifiuti" senza incorrere in sanzioni sono:
1 - Depositarli nei contenitori della differenziata (umido), se in piccole quantità;
2 - Conferirli nelle discariche pubbliche;
3 - chiedere il ritiro a domicilio da parte dell'azienda che raccoglie i rifiuti, ma questo, a Zagarolo ha un costo, a differenza di alcuni comuni dove il prelievo è gratuito;

4 - Acquistare un trituratore degli scarti vegetali e spargerli poi sul terreno rendendoli così un composto organico concimante.


"Le amministrazioni comunali sono tenute a mettere in atto, attraverso i vari canali a disposizione (incontri pubblici, manifesti, programmi radiofonici, siti telematici, etc.), un'opera di informazione sulle nuove disposizioni di legge e, soprattutto, identificare le isole ecologiche comunali dove conferire e raccogliere i residui vegetali per il successivo corretto e legale smaltimento."